La posta elettronica è una delle applicazioni più
usate dagli utenti Internet. Si pone dunque il problema della
sicurezza.  AGGIRATA
LA LEGGE?
www.pgp.com
Il sito americano di Pgp, dal quale non si possono scaricare programmi,
perché non ne è permessa l'esportazione.
Quando un messaggio viene spedito, infatti, viaggia
senza alcuna protezione dal server del proprio provider a quello
del destinatario passando attraverso molti altri intermedi. Anche
se viene registrato solo sull'ultimo server, il messaggio può
essere letto in teoria da chiunque abbia accesso a uno qualsiasi
dei server attraversati, usando appositi programmi (detti sniffer)
che controllano tutto il traffico di passaggio sul server ricercando
delle parole chiave e salvando i messaggi che le contengono. Certo
il percorso seguito dal messaggio cambia di volta in volta, ma
esiste la possibilità teorica che venga letto da qualcuno
non autorizzato. Se le informazioni contenute nel messaggio sono
importanti non si può certo correre questo rischio e spesso
quindi si preferisce rinunciare ai vantaggi della posta elettronica.
Per annullare praticamente ogni pericolo si può ricorrere
a un software crittografico come il famoso Pgp (Pretty good privacy)
scritto da Philip R. Zimmermann - un esperto crittografo statunitense
- con l'obiettivo di creare uno strumento completamente gratuito,
potente e versatile nel campo della codifica dei dati e dell'autenticazione
tramite firma elettronica. Con Pgp, infatti, è possibile
codificare un documento di testo o un file in modo che solo la
persona autorizzata, cioè il legittimo destinatario, dopo
averlo decifrato possa leggerne il contenuto altrimenti reso per
tutti gli altri completamente illeggibile.

www.pgpi.com
Il sito europeo, che permette di prelevare le applicazioni: sono
state "esportate" sotto forma di codice stampato e poi
riscritte in Europa.
La robustezza degli algoritmi e delle tecniche usate in Pgp ha
determinato il suo grande successo facendolo diventare non solo
lo standard più usato nelle comunicazioni criptate, ma
anche uno dei programmi storici distribuiti via Internet, simbolo
della libertà di espressione e di parola in ogni parte
del mondo, soprattutto in quei Paesi dove la censura ed il controllo
delle informazioni viola i più elementari diritti umani.
D'altra parte era proprio questo il motivo che spinse Zimmermann
nel 1990 a dedicarsi allo sviluppo di Pgp: voleva dare a tutti
la possibilità di denunciare ingiustizie e soprusi senza
il timore di essere per questo perseguitati. La prova più
evidente della sicurezza dei dati codificati con Pgp è
proprio il fatto che oggi sia usato anche in Paesi come la Corea
del Nord e la Cina dove i dissidenti non possono esprimersi senza
rischiare la vita. L'assoluta impossibilità di decifrare
i messaggi a meno di essere il legittimo destinatario ha però
contemporaneamente fatto sorgere il sospetto che Pgp potesse essere
usato da malintenzionati, criminali o trafficanti di vario genere
per comunicare tra loro, eludendo qualsiasi controllo. Questo
timore è alla base della politica di forte opposizione
da parte del governo degli Stati Uniti che fin dalla sua comparsa,
pur consentendone l'uso, ha proibito per legge l'esportazione
di Pgp fuori dei confini degli Usa e del Canada.
Per questo motivo se si prova a scaricare Pgp dal sito ufficiale
(www.pgp. com, tenendo conto che Pgp è stato acquisito
da Network Associates e che quindi si viene poi rimandati sul
sito globale di quest'ultima) negli Usa, si viene bloccati da
un controllo software che impedisce di spedirlo a utenti al di
fuori di questi due Paesi. Nonostante i divieti Pgp è stato
però legalmente esportato sotto forma di "sorgenti
stampati" poiché la legge prevedeva l'impossibilità
di esportare solo documenti in formato elettronico, cioè
sorgenti o eseguibili su supporto magnetico, ottico o telematico,
ma non sulla semplice carta.
Da tempo è quindi disponibile per il download per gli utenti
di tutto il mondo sul sito www.pgpi.com in Norvegia, dove si trovano
tutte le ultime novità. È possibile scaricare le
versioni internazionali realizzate sotto la supervisione di Zimmermann
stesso e distribuite dalla società Pgp Inc. per tutte le
piattaforme più diffuse. Data la grande diffusione di Pgp
oltre ai molti siti esistono numerosi newsgroup (anche in italiano,
come it.comp.sicurezza. pgp) in cui chiunque può partecipare
a discussioni riguardanti Pgp, chiedere aiuto su come usarlo e
in generale affrontare i temi della sicurezza nella trasmissione
dati e della difesa della propria privacy.
Per usare Pgp non si devono infatti necessariamente avere dei
segreti da nascondere, essere dei dissidenti o proteggere informazioni
vitali dallo spionaggio industriale: è utile anche nella
vita di tutti i giorni per coloro che vogliono tutelare la propria
riservatezza. L'uso di sistemi di codifica è consentito
dalle leggi italiane e quindi del tutto legale così come
in tutti i Paesi occidentali. Ognuno di noi può avere un
motivo diverso per volerlo usare. Qualunque esso sia, non si vuole
che la propria posta elettronica privata e di lavoro o i documenti
confidenziali vengano letti da altri e questo è più
che sufficiente.
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